Giuseppe Falchi e Tiu Giannetto Loche (1927-2014)
Oltre alle due
versioni dello Stabat Mater e il Miserere, cantati durante i riti della Settimana Santa a cui si aggiungono le Litanie Carmelitane, nel repertorio tradizionale di Cuglieri troviamo il Te Deum e i
canti della tredicina di Sant'Antonio da Padova come le Litanie Lauretane, Oh Salutaris, il Tantum Ergo, il Si quæris miracula e i Gosos de Sant'Antoni de Pàdua.
I canti profani della
tradizione cuglieritana sono S'Ottava trìsta, Sa Burrasca (in cui si può ascoltare un particolare passaggio detto 'oghe longa), Sa Murinedda, Su Cantu 'e Flora, Sa Macumeresa, i canti
carnevaleschi de Sa Padrina e Sas Filonzanas.
Un tratto distintivo
della tradizione del canto polivocale religioso della Settimana Santa di Cuglieri è l'intonazione di alcune sequenze del canto a sole tre parti su cui la quarta, su tenore falzu, interviene
solo in determinati passaggi, creando particolari disegni nel susseguirsi degli accordi tali da rendere lo stile cuglieritano inconfondibile nel panorama del canto a cuncordu. Inoltre i cantori
eseguono i brani quasi esclusivamente in cammino durante la processione, influenzando e caratterizzando lo stile in maniera unica con un ampio uso di glissati.
Per i cantori di
Cuglieri la bellezza del canto, oltre che nella ricerca dell'accordo perfetto si trova, come tradizione vuole, nella ricerca di continue microvariazioni in cui si evidenzia la bravura del singolo
cantore.
(Valentina
Onnis)